Il Jewel Box ha dalla sua parte un design più nuovo, fatto da angoli arrotondati studiato per dare maggiore visibilità all'artwork del disco e l'essere composto al 100% da polistirene, un materiale plastico completamente riciclabile. Il nuovo arrivato però non piace a tutti.
I principali capi d'accusa sono che in caso di rottura il Jewel Box è più difficile da reperire di un Jewel Case normale e ha un costo molto maggiore (dai ... ai ... euro per un pezzo venduto singolarmente). Inoltre, il taglio delle immagini di copertina è completamente diverso rispetto a una custodia classica, ragione per cui le custodie non possono essere cambiate.
Le grandi case discografiche sembrano comunque marciare compatte verso l'adozione graduale dei Jewel Box, con buona pace dei nostalgici che, per non correre rischi, forse dovranno fare scorta di Jewel Case per sostituire eventuali rotture delle vecchie custodie.
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RispondiEliminanon mi piacciono per niente queste nuove custodie con gli angoli a quadratini, finora nei limiti del possibile son riuscito a destreggiarmi bene comprando su ebay delle versioni con sotto-etichetta russa o argentina; per garantirmi ancora lo sfizio di avere il formato di custodia jewel case vecchio... esempi: anathema => "we're here because we're here" oppure katatonia "the great cold distance"... P.S. ciò però a volte può comportare l'avere una qualità bassa per grafica e colori dei libretti
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